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B_NORM    
CAT_IMG Posted on 14/2/2011, 21:48 by: Libertador     +1   -1Reply Reply

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Annunciato la settimana scorsa, Bioshock Infinite ha stupito la comunità videoludica con un trailer mozzafiato utile anche per capire l’importante cambiamento del setting di gioco. Abbandonati i fondali marini dove risiedeva Rapture ci ritroviamo tra le nuvole, sospesi a mezz’aria all’interno della misteriosa città di Columbia. Nell’area privata di 2K i ragazzi di Irrational Games hanno mostrato il trailer di cui parlavamo poco sopra assieme ai primi quindici minuti della modalità campagna. Scoprite con noi cosa vi attende nell’alto dei cieli.

Introduzione a Infinite
1880, gli Stati Uniti hanno recentemente chiuso il capitolo della guerra civile la quale ha devastato il paese causando migliaia di morti, un’ecatombe per l’epoca. Siamo lontani dall’America attuale, dal gigante economico numero uno al mondo in grado di controllare l’economia mondiale. Questi anni possono definirsi gli albori della civiltà statunitense di oggi, in continuo conflitto ed espansione con i vicini del Sud America, le Filippine, la Cina e altre popolazioni. Cercando di imporre i propri ideali e per mostrare la propria superiorità, l’America raduna le menti più brillanti del paese per costruire un qualcosa che rimanga impressa nelle menti dei nemici. Nasce così la città di Columbia, simbolo della potenza tecnologica, dell’idea di libertà che gli Stati Uniti avevano in mente. A differenza di Rapture che viveva uno status di città elitaria e nascosta agli occhi del mondo, Columbia è ben visibile nei cieli americani a testimoniare, come detto, la leadership statunitense. In un breve lasso di tempo però la struttura diventa violenta, quasi una nave da guerra volante. In quel momento il governo americano abbandona il progetto e Columbia scompare oltre le nuove creando così un mito sulla propria esistenza apparendo di volta in volta in diverse parti del mondo. Le segnalazioni provengono da ogni angolo del globo, Columbia diventa quindi oggetto di discussioni, avvistamenti, ma nessuno sa in realtà cosa succede lassù. A distanza di anni entra in scena il protagonista, Booker Dewitt un membro ufficiale della Pinkerton National Detective Agency. Quest’agenzia forniva agenti di sicurezza privati, fondata da Allan Pinkerton nel 1850, nella sua massima espansione raggiunse un numero di unità addirittura superiore all’esercito americano. Tornando al nostro Dewitt sappiamo solamente che non ha paura di accettare anche l’incarico più insidioso, è una sorta di tuttofare del rischio. Anche andare su Columbia per salvare una donzella rapita non è un problema per lui, soprattutto quando la ragazza è contesa da due fazioni rivali della città sospesa e che probabilmente rappresenta il punto di svolta per capire cosa si nasconde dietro il fallimento di Columbia.

Up in the sky
Come fu per il primo Bioshock anche qui l’ambientazione giocherà un ruolo c...

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CAT_IMG Posted on 14/2/2011, 21:43 by: Libertador     +1   -1Reply Reply

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La visita allo stand Ubisoft presso l’E3 2010 ci ha permesso di assistere ad una demo di Ghost Recon: Future Soldier giocata per noi dagli sviluppatori, occasione ottima per fare il punto sulla nuova direzione intrapresa dal brand. Fino ad oggi, pochissime informazioni sono trapelate relativamente a questa quinta incarnazione dello sparatutto militare, laddove il publisher francese si è limitato ad affermare che si tratterà di una revisione futuristica del gameplay con un’enfasi più spostata sull’azione che sulle tattiche militari. Circa dieci minuti di gameplay ci hanno chiarito la nuova filosofia di gioco, vediamo com’è andata.

Tango down
Il sipario si è alzato su una desolata costa della Norvegia, dove i quattro membri della squadra Ghost Recon perlustrano un piccolo avamposto militare in cerca del loro bersaglio, un terrorista e trafficante d’armi. La buona riproduzione dei movimenti di squadra e le continue trasmissioni via radio contribuiscono a riprodurre un’atmosfera molto realistica; insieme ai compagni ci troviamo a passare letteralmente in mezzo ai nemici grazie alla speciale mimetizzazione Optic Camo, che rende temporaneamente invisibili i soldati agli occhi degli avversari. Chiaramente la tecnologia dipende da una scorta di energia che si consuma piuttosto velocemente e necessita talvolta di alcune pause per ricaricarsi. La possibilità di muoversi non visti tra le linee nemiche crea situazioni di grande tensione, come l’eliminazione silenziosa di una guardia seduta ad una postazione di fuoco fissa, con il nostro compagno costretto a tenere sollevata la testa del cadavere per non dare troppo nell’occhio. Già a questo punto del giocato era possibile rendersi conto di come i tre compagni si muovano sul campo di battaglia mossi dall’Intelligenza Artificiale e non sia possibile dar loro ordini o assegnare posizioni, una scelta di gameplay che riporta il focus sul singolo giocatore e su un’azione più diretta, sacrificando di fatto la componente tattica. Di assassinio in assassinio, la silenziosa processione è continuata fino all’individuazione del bersaglio, intento a controllare una mappa della zona insieme ad alcuni suoi commilitoni. Mentre il giocatore tiene la mira ben salda sul nemico designato, vediamo il laser dei fucili dei tre compagni fissarsi sulle teste delle due guardie: un conto alla rovescia, pochi spari soffocati dai silenziatori e missione compiuta.

Giù la maschera
Un piccolo salto temporale in avanti ci ha permesso di vedere un lato ben diverso del gameplay offerto da Ghost Recon: Future Soldier: abbandonata del tutto la Optic Camo e rimosso il silenziatore dal fucile d’assalto il protagonista e la sua squadra si sono apprestati a ricevere i rinforzi nemici giunti per controllare la situazione: è seguita una sparatoria di stampo decisamente action con visuale in terza persona dur...

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B_NORM    
CAT_IMG Posted on 14/2/2011, 21:39 by: Libertador     +1   -1Reply Reply

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Qualcuno tempo fa disse che i giochi di ruolo sono un genere che non vende più. Forse lo stesso che disse che il mercato PC è ormai inevitabilmente destinato ad una brutta fine. CD Projekt potrebbe rispondere con un titolo ed un numero: The Witcher, un milione e mezzo di copie. Con tali premesse, è facile immaginare l’attesa che si sta creando attorno al nuovo capitolo della neonata serie, fin’ora presentatosi solo sotto forma di trailer. La bellissima capitale catalana ha fatto da cornice all’evento organizzato da Namco Bandai per presentare alla stampa il proprio catalogo, tra i cui titoli spicca proprio The Witcher 2: Assassins of Kings.

Buoni o cattivi? Una via di mezzo…
Grazie ad una versione preliminare Tomasz Gop, Senior Producer del team polacco, ci ha illustrato alcune delle caratteristiche chiave del loro nuovo prodotto, giocando una parte del primo atto (nel gioco completo saranno tre più un prologo ed un epilogo). Dopo una breve cut-scene con protagonista l’elfo Iorveth, l’attenzione si è subito concentrata sul protagonista Geralt che, accompagnato dagli altri membri del gruppo speciale di cacciatori Vernon Roche e Triss, si addentra in una foresta. Incrociato Iorveth, ci viene mostrata la prima novità introdotta nel sistema di dialogo. Mentre uno dei compagni di squadra sta conversando con l’elfo, infatti, compare a schermo un menu a scelta multipla che permette di intromettersi nella discussione scegliendo un atteggiamento che andrà ad influenzare le reazioni dei vari personaggi oltreché il proseguo della trama. Non ci vuole molto prima che il Witcher si ritrovi a dover menare le mani eliminando gli elfi che tentano di sbarrargli la strada, difeso da una pioggia di frecce grazie alle arti magiche di Triss. L’occasione è perfetta per mostrarci il nuovo sistema di combattimento, che tornerà rivisto rispetto all’originale. The Witcher 2 possiederà una doppia anima, che lo renderà adatto sia ai fanatici delle risse più concitati sia ai giocatori che prediligono l’esplorazione e non amano particolarmente perdere troppo tempo ad affettare mostri di varia natura. Così, in base al livello di difficoltà prescelto, dovrete imparare a padroneggiare al meglio ogni combinazione di mosse possibile per poter sopravvivere, o vice versa, vi basterà premere lo stesso tasto a ripetizione perché Geralt faccia tutto da solo e si sbarazzi autonomamente degli avversari presenti a schermo. Questa particolare feature potrebbe far storcere il naso agli hardcore gamer e soprattutto ai fan del primo capitolo, ma Tomasz Gop ci ha assicurato essere solo un opzione in più e che il loro sistema di combattimento, ora più fluido e ricco di opzioni, non deluderà gli appassionati.
Proseguendo, i tre compagni giungono in un villaggio dove trovano ad attenderli un’impiccagione. Ancora una volta, sfruttando le opzioni del sistema di dialo...

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CAT_IMG Posted on 14/2/2011, 21:36 by: Libertador     +1   -1Reply Reply

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Londra - L’attesa per i tanti amanti dei giochi di ruolo, e dei prodotti Bioware in particolare, è giunta quasi al termine: Dragon Age 2 è praticamente pronto a trasportarci per la seconda volta in un affascinante mondo dove elfi, nani e umani convivono e lottano per la sopravvivenza. Il nuovo taglio narrativo, fatto di tanti flashback nei quali andremo a ricostruire la leggenda del Campione protagonista della vicenda, sembra voler dare un ritmo nuovo ed un po’ più moderno a tutta la serie, che forse con Origins peccava di troppo classicismo.

La prova dei fatti
Dopo diverse presentazioni nelle quali il titolo ci è stato fugacemente mostrato, nel recente evento londinese targato Electronic Arts abbiamo potuto finalmente mettere le mani sulla versione Personal Computer e Xbox 360 del gioco, impratichirci con il gameplay e tastare le più evidenti differenze tra le piattaforme. La prima novità era già nell’aria: Dragon Age 2 è molto più simile ad Origins di quanto le prime indiscrezioni lasciassero immaginare. Come lo stesso Fernando Melo, Senior Producer di Bioware ci ha confermato, la maggior dinamicità ed il controllo più diretto del party saranno una specie di velo grazie al quale gli sviluppatori renderanno più accessibile il titolo ai novizi, migliorando contemporaneamente il feedback che i giocatori più scafati riceveranno dal gameplay, senza per questo nulla togliere alla profondità tattica della formula. In altre parole, i ragazzi di Bioware hanno fatto in modo che ad ogni azione del giocatore corrisponda una reazione possibilmente spettacolare ed appagante dal punto di vista estetico da parte del personaggio selezionato, che in tempo reale mostri chiaramente di aver ricevuto correttamente l’ordine impartito. Dovremo ancora bilanciare correttamente le forze del nostro party e centellinare i punti abilità ottenuti salendo di livello, per poi goderci spettacolari spazzate e parate del tank e veri propri inferni di fuoco da parte del mago di turno. Tutto ciò risulta evidente impugnando mouse e tastiera e lanciandoci in quello che sembra il capitolo iniziale della storia di Hawke: la visuale tattica smorza leggermente la patina di spettacolarità di cui sopra ed enfatizza visibilmente l’importanza di un’attenta pianificazione di ogni nostra mossa e di una gestione oculata del party, da muovere e sfruttare in base al ruolo di ogni compagno. Questo perchè, nonostante il sistema di intelligenza artificiale sia decisamente più efficace che in passato (un pratico esempio sono i Maghi Bianchi, bravi a conservare il mana ed intervenire solo in caso di bisogno) i combattimenti saranno piuttosto impegnativi sia per il numero di avversari da affrontare contemporaneamente, sia per la forza dei nemici più possenti. Ad esempio, dopo aver assistito alla fuga del Campione e della sua famiglia dal villaggio natale, a ridosso ...

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B_NORM    
CAT_IMG Posted on 14/2/2011, 21:32 by: Libertador     +1   -1Reply Reply

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Poco tempo è passato dall’annuncio del rilascio, peraltro ancora lontano, del quinto capitolo dell’apprezzatissima saga delle antiche pergamene (la data fissata è davvero evocativa, 11/11/11). Bethesda ci regala però una vagonata di succose notizie ottime per farsi un’idea più chiara della forma che The Elder Scrolls V: Skyrim sta prendendo nelle amorevoli mani dei suoi sviluppatori. Cerchiamo quindi di fare il punto della situazione.

Skyrim
Sembra che gli eventi della trama prenderanno il via circa 200 anni dopo le vicende del predecessore Oblivion nella regione natìa dei “Nord”, nota come Skyrim. Il giocatore si troverà nei panni di un Dragonborn, incaricato di porre rimedio alla seria minaccia che il risveglio dei draghi rappresenta. L’ordine dei Blades svolgerà anche in questo seguito un ruolo importante: il suo ultimo membro sarà infatti il mentore del protagonista. Per quanto riguarda il mondo di gioco, nessun proclama ha riguardato la sua effettiva estensione, ma sappiamo che cinque dovrebbero essere le città esplorabili. Gli sviluppatori hanno anche assicurato che maggiore cura è stata riposta nel donare più varietà alle altre aree salienti, tra cui gli immancabili dungeon, grotte, castelli e fortezze. Per i più pigri farà inoltre il suo ritorno il sistema di viaggio veloce fra le location già visitate, così da potersi concentrare completamente sulle quest in corso.

Il Dragonborn
Come di consueto l'evoluzione del proprio personaggio giocherà un ruolo di rilievo nel contesto del gameplay ruolistico, eppure gli sviluppatori hanno colto l'occasione per aggiungere diverse novità. Innanzitutto è stato eliminata la selezione della classe: il compromesso offerto da Oblivion (chiedere di definire la classe del personaggio dopo aver giocato il prologo), non soddisfava più gli sviluppatori, i quali si sono resi conto di come fosse contraddittorio chiedere al giocatore quali aspetti del gameplay avrebbe voluto esplorare più a fondo prima che avesse avuto la possibilità di conoscere il gioco stesso. Il sistema che andrà a rimpiazzare quello vecchio sarà più organico: l’utilizzo di una determinata arma o magia farà aumentare l’abilità del personaggio con la stessa (leggasi aumento della relativa skill). Procedere nello "skillaggio" avrà come secondaria conseguenza l’innalzamento del livello del personaggio: ovviamente portare una skill da 11 a 12 avrà meno peso che portarne una da 40 a 41 soprattutto considerando che i livelli disponibili saranno 50. Ora, nel raggiungimento di tale obiettivo, il giocatore sarà premiato con abilità particolari (simili ai perk di Fallout) e, ad ogni passaggio di livello, con una riduzione dell'affaticamento ed un aumento dell'energia vitale. A questo si aggiungerà naturalmente la possibilità di scegliere tra un allungamento permanente della barra della v...

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B_NORM    
CAT_IMG Posted on 14/2/2011, 21:28 by: Libertador     +1   -1Reply Reply

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PRO & CONTRO - TEST DRIVE UNLIMITED 2
- Vastissimo
- Tecnicamente molto buono
- Componente online ben implementata

- Poco rifinito
- Sonoro a tratti insopportabile
- Modello di guida poco convincente

Nonostante la qualità altalenante dei suoi lavori, non si può certo dire che Eden Games manchi di coraggio e creatività. Persino il controverso Alone in the Dark era pieno di idee interessanti, alcune delle quali riprese poi in titoli più o meno famosi. In questi giorni ha fatto capolino il seguito del titolo con cui lo sviluppatore francese aveva esordito in questa generazione, quando la Playstation 3 era ancora solo un desiderio proibito di là da venire. Test Drive Unlimited 2 ripropone la medesima formula, quella di un gioco di corse arcade che nasconde un'anima da titolo online massivo, ora espansa e (non troppo) perfezionata.

Tabboz Simulator
L’incipit di Test Drive Unlimited 2 vi introdurrà in un mondo un po’ diverso da quello cui l'essere umano medio è abituato, nel quale impersonerete un ragazzo che di mestiere fa il parcheggiatore sull’isola di Ibiza, nascondendo però un’anima da pilota. Siamo in Spagna, ma il plot segue il copione tipico del Sogno Americano, visto che dal servire i ricconi guidando auto super lusso nei viali delle loro gigantesche ville, vi ritroverete quasi per caso a partecipare alla competizione automobilistica più rinomata dell’isola. Così, in un batter d’occhio, a partire da una misera Lancia Integrale usata potrete riempire gara dopo gara i vostri garage con luccicanti auto da sogno, assieme al vostro conto in banca. La trama è a dir poco scialba, raccontata da personaggi che vorrebbero essere simpatici, ma riescono solo ad irritare, in un contesto pregno di cliché e opulenza ostentata. D’altronde, nessuno compra un gioco di corse per farsi raccontare una bella storia e fortunatamente Test Drive Unlimited 2 vi darà ben altre ragioni per inserire il disco nella vostra console o PC.
Attraverso una classica struttura sandbox, che sbloccherà nuovi contenuti progressivamente avanzando nel gioco, vi si spiegherà davanti un mondo ricco di opportunità, rappresentato dall’isola di Ibiza (ma non solo), le cui vie ospiteranno tantissime competizioni diverse. Prima ancora di mettervi al volante, il titolo Eden Games vuole che vi prendiate cura del vostro avatar, evidenziando da subito caratteristiche molto lontane dai titoli corsistici, che accostano questo prodotto al genere degli MMO. Potrete tracciare la vostra progressione grazie a quattro diversi livelli di crescita, ognuno relativo ad un aspetto del gioco, quali l’esplorazione, il collezionismo, la componente sociale e le gare. La somma di questi quattro numeri rappresenterà il vostro livello generale che, crescendo, vi permetterà di accedere a contenuti sempre più avanzati.
Da non sottovalutare...

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B_NORM    
CAT_IMG Posted on 10/2/2011, 10:10 by: FleeZz     +1   -1Reply Reply


E' incredibile quello che è successo nel programma olandese So You Think You Can Dance, un concorrente si è trovato in difficoltà dopo che il suo compagno si è fatto male nelle prove e allora ha deciso di sfoderare una performance hard che ha lasciato i giudici a bocca aperta...
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B_NORM    
CAT_IMG Posted on 10/2/2011, 09:51 by: FleeZz     +1   -1Reply Reply
Allora ragazzi fate così: fate partire il video e chiudete gli occhi, la differenza tra questo tassista e il Re del Pop è inesistente!

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CAT_IMG Posted on 1/2/2011, 16:04 by: FleeZz     +1   -1Reply Reply



Adele, una donna di 30 anni di Bradenton, in Florida, di recente ha partecipato ad uno show televisivo dove veniva documentato il suo gusto bizzarro di ingerire materiali espansi. Secondo lo psicologo Jason Mihalko, il comportamento di Adele presenta caratteristiche molto simili a una condizione di...

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B_NORM    
CAT_IMG Posted on 27/1/2011, 21:09 by: FleeZz     +1   -1Reply Reply

Strada?Dove andremo noi non servono le strade...La celebre frase del mitico film di "Ritorno al futuro" non l'abbiamo messa li per caso...guardate il video e capirete!

Comments: 2 | Views: 11Last Post by: FleeZz (27/1/2011, 21:15)
 

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